L’autrice dimostra di avere spunti molto originali riguardo l’evolversi dell’intreccio, nel parallelismo narrativo di momenti diversi della stessa storia.
Il linguaggio semplice e scorrevole nella narrazione, si risolve poi in una scrittura gergale e a tratti anche cruda nei discorsi diretti, a rendere una situazione certo particolare come quella del carcere.
Fabio Sajeva Laboratorio Gutenberg
La scrittura dell’autrice è dotata di forza comunicativa senza mai cadere nella banale e stanca ripetizione di luoghi comuni.
Interessante il doppio piano narrativo che, alternando passato e presente, coglie il
duplice canale emotivo giocato sull’attesa dell’amore e la delusione del presente.
Professoressa Antonella Presutti